Abbiamo chiesto a Miriam Floris – una delle meravigliose “spalle” del POG – di raccontarci com’è andato l’evento del 13 ottobre: “Esplora il bello che è in te”. L’evento, realizzato all’interno della manifestazione della Settimana della Famiglia, in questa edizione ha voluto i giovani al centro dell’iniziativa… e potevamo noi perderci questa occasione? Assolutamente no!
Ed ecco per voi il racconto appassionato di questo pomeriggio passato insieme e una riflessione finale davvero piena di BELLEZZA! Grazie Miriam e… buona lettura.
Vi siete mai chiesti per voi cosa sia la bellezza? I ragazzi del Pog sì. Il 13 ottobre si sono messi in gioco attraverso attività pratiche e momenti di riflessione per avvicinarsi alla parte più preziosa e fondamentale di ciò che compone il puzzle del “Bello”: loro stessi e la loro capacità di ritrovare la propria bellezza. Il primo tassello di questo puzzle è subito saltato all’occhio percependo l’accoglienza della comunità che in centro San Lorenzo ci ha offerto spazi verdi e stanze calde, rispondendo a quello sguardo lungimirante che ci spinge a non distogliere l’attenzione da ciò che illumina e dà sapore alla nostra vita. In secondo luogo i ragazzi, provenienti da zone diverse di tutta Roma, si sono sperimentati in una complessa attività di gruppo in cui ogni membro, con il proprio ed irripetibile contributo, si è sentito parte di un grande progetto.
La nascita di nuovi legami e l’aver messo a completa disposizione del gruppo le proprie abilità nelle piccole cose, hanno caratterizzato la riuscita di questa impresa che inizialmente, agli occhi degli stessi protagonisti, risultava difficile e confusionaria. Nonostante l’imprevisto proposto dagli animatori, i nostri Pogies hanno portato a casa una grandiosa vittoria, nessuno è stato lasciato indietro.
A seguire, un momento di confronto che ha messo in seria difficoltà i nostri ragazzi con la domanda: “Quale pensi sia stato il tuo contributo nella riuscita del progetto? Ritieni sia stato fondamentale?”
Sono troppe le volte forse in cui riteniamo che il nostro contributo non sia necessario, in cui pensiamo che potremmo essere rimpiazzati da chiunque in ciò che facciamo e viviamo, ma la testimonianza di questi ragazzi, che vicendevolmente si raccontavano come determinati passaggi (apparentemente scontati per i singoli) siano stati di fondamentale importanza, ci dimostra come la bellezza molte volte è proprio nello sguardo benevolo degli altri su ciò che facciamo e siamo.
Nell’ultimo momento insieme (ultimo ma non per importanza) abbiamo visto un video in cui tante persone di diverse età e origini spiegavano cosa fosse per loro la bellezza e come cercarla. Anche i ragazzi hanno condiviso il proprio punto di vista, riconoscendosi veri portatori e cercatori di bellezza.
Ma come trovarla? La nostra Fabiana ci fa riflettere sul fatto che la bellezza non è una semplice constatazione, ma una scelta. La bellezza costa fatica eppure una volta scelta non si può fare a meno di comunicarla al mondo. Si può scegliere di camminare con la bellezza e per la bellezza, nostra e degli altri. Ogni giorno scegliere di fare dei piccoli passi per coltivarla nella nostra vita, tendendo ad essa. Ci vogliono pazienza e coraggio in un mondo che ti spinge ad andare lontano da te stesso, lontano dagli affetti, lontano dal sacrificio quotidiano di mettere a volte la bellezza dell’altro prima della propria. Chi riscopre la propria bellezza non fatica a lasciarsi affascinare da quella altrui per cui riconosce il desiderio di spendere la propria vita affinché non vada perduta.
Chi dice che 1+1=2 in fatto di relazioni sbaglia.
L’amore vuole che 1+1 sia uguale a 3. Il bello genera nuovo bello. Il bello contagia e cambia.
Dobbiamo lasciarci contagiare. Dobbiamo metterci in cerca di questa bellezza e lasciarci guidare da essa.
Coraggio ragazzi! Non abbassate lo sguardo! Tendete alla vostra infinita bellezza!